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UN PRIMO PASSO VERSO L'ITALEXIT
La settimana scorsa la Camera dei deputati ha votato all’unanimità una mozione per chiedere al governo di introdurre i miniBOT, una potenziale moneta parallela che potrebbe segnare il primo passo verso l’Italexit.
Nota bene 👉 secondo l’Eurobarometro, il 63% degli italiani è a favore dell’euro, posizionandosi leggermente sopra la media europea del 62%.

Progetto di miniBOT con il gesto iconico di Marco Tardelli ai mondiali del 1982, durante Italia-Germania federale 3-1.
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L’evento, che ha luogo in un contesto di nuove tensioni tra l’Italia e la Commissione, è ben lungi dall’essere solo una provocazione: si tratta di un passo strategico per preparare l’uscita del paese dell’Euro.
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I miniBOT sono dei buoni del tesoro con un basso valore nominale che, secondo il testo presentato al Parlamento, serviranno a pagare i debiti della pubblica amministrazione. Qui l'analisi economica
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Ricordiamo l’episodio greco: per alleggerire la pressione della Bce, risolvere la crisi di liquidità provocata dai controlli di capitali e soprattutto essere in posizione di forza nei negoziati con la Troika, nel 2015 Varoufakis era stato autorizzato da Alexis Tsipras a esaminare la possibilità di creare un sistema di pagamento parallelo che avrebbe potuto eventualmente funzionare come un sistema bancario parallelo.
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Per gli ispiratori della mozione, Claudio Borghi e Alberto Bagnai, i miniBOTs potranno essere utilizzati come moneta alternative negli scambi: pratica illegale secondo i trattati europei.
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L’idea sarebbe di forzare l’uscita dell’Italia dall’euro e utilizzare i miniBOT come nuova moneta di emergenza. La nostra ricostruzione è qui
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Il prossimo episodio della lite tra Italia e Commissione avrà luogo mercoledì, quando DG ECFIN dovrà decidere se arrivare la procedura d’infrazione contro Roma per l’aumento del debito pubblico nel 2018.
Nota bene 👉 Il Ministero del tesoro ha smentito che i miniBOT siano allo studio come soluzione per i pagamenti. Il ministro Giovanni Tria nelle ultime settimane ha preso a più riprese delle posizioni responsabili: sarà una figura a cui guardare nell’instabilità politica dei prossimi mesi.
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CHI PRENDERÀ IL POSTO DELL'ITALIA?
La strategia di Salvini di confronto con la Commissione convalida una tendenza confermata dalle nostre fonti: l’Italia sembra destinata a vedere il proprio ruolo europeo largamente ridimensionato. I due partiti al governo a Roma sono isolati a Bruxelles, in gruppi minoritari e al di fuori della “molto grande coalizione” in corso di formazione.

Durante la legislatura 2014-2019 si è fatta notare la presenza di italiani nei posti chiave.
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Presidenza della Bce: Mario Draghi; potrebbe essere rimpiazzato dal tedesco Jen Weidmann, ma attenzione, anche il finlandese Erkki Liikanen è in buona posizione.
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Politica estera e di sicurezza comune : Federica Mogherini; per il suo posizionamento politico, la Spagna dovrebbe riuscire a occupare questo spazio. Leggete qui la nostra conversazione con il Ministro degli affari esteri spagnolo, Josep Borrell, il favorito per il posto.
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Presidente del Parlamento europeo: Antonio Tajani; l’elezione del suo successore dipenderà dalle future alleanze al Parlamento.
Nota bene 👉 La corsa alla Bce sarà largamente influenzata dalla scelta del Presidente della Commissione. Il “falco” Weidmann resta favorito.
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TRUMP A LONDRA
Questa settimana, da lunedì 3 a mercoledì 5 giugno, il Presidente americano sarà a Londra. Occasione per fare un check-up sulla special relationship tra i due paesi.

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La visita avviene in un momento particolare: 4 giorni prima delle dimissioni di Theresa May (in programma il 7 giugno). Leggi di più
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Politica interna britannica. Trump ha dichiarato che Boris Johnson sarebbe un ottimo Primo ministro. Secondo alcune voci, è previsto un incontro tra i due. Per quanto riguarda l’opposizione invece, Jeremy Corbyn sarebbe il Primo ministro più anti-americano della storia recente. Insieme allo speaker della Camera dei comuni, John Bercow, boicotterà la cena di stato prevista per questa sera.
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Special relationship. Trump affronterà sicuramente la questione del 5G: la partecipazione della Cina al suo sviluppo (Huawei aveva ottenuta il semaforo verde di Theresa May a fine aprile) metterebbe in pericolo la cooperazione tra i servizi segreti dei due paesi. Divisioni importanti esistono anche riguardo a un possibile accordo di libero scambio. Leggi di più
Nota bene 👉 Magid Magid, il sindaco di Sheffield che aveva bandito Trump dalla sua città in occasione dell’ultima visita presidenziale, è oggi a Bruxelles con la delegazione degli eurodeputati verdi.
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IN ROMANIA, L'EUROPA È UNA LEVA
Il 60% dei rumeni ha fiducia nel Parlamento europeo, contro il 24% per il Parlamento nazionale e il 23% per il governo.

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La leva europea. Con una presenza al voto di 51,7% alle elezioni europee, nel paese la pressione delle istituzioni europee per preservare lo stato di diritto e continuare la lotta contro la corruzione ha portato i suoi frutti.
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I cittadini rumeni hanno votato a maggioranza in favore del doppio referendum sulle riforme del sistema giudiziario: 85,41% per il divieto della grazia o dell’amnistia in favore dei condannati per corruzione e 85,% per il divieto di usare delle ordinanze in materia giudiziaria.
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Lunedì 27 maggio, dopo la sconfitta del partito social-democratico al governo alle elezioni europee, il capo del partito Liviu Dragnea è stato condannato dalla Alta Corte di cassazione e di giustizia a tre anni e mezzo di carcere per dirottamento dei conti pubblici.
Nota bene 👉 Le Grand Continent ha già scommesso da un po’ di tempo sulla Romania, traducendo integralmente la lettera del lunedì in rumeno fin dall’inizio.
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LA GUERRA COMMERCIALE CONTINUA
Nella mattinata di sabato primo giugno, Pechino ha imposto delle tariffe addizionali sulle esportazioni americane:
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25 % su 2.493 prodotti (incluso il gas naturale), aumento del 10% ;
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20 % su 1.078 prodotti, aumento del 10 % ;
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10 % su 974 prodotti, aumento del 5 %.
Alcuni punti per capire il conflitto commerciale:
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Sull’interdipendenza sino-americana, fattore di rischio per l’economia globale. Leggi di più
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Sui circuiti integrati, che figurano in cima alla lista delle preoccupazioni cinesi. Leggi di più
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Sulle terre rare. Inserite al cuore di ogni apparecchio elettronico, la Cina ne è il primo produttore mondiale. Leggi di più
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Su Huawei. Condannando all’asfissia un simbolo del miracolo economico cinese, Washington mostra che non si priverà di nessuna arma nel confronto con Pechino. Leggi di più
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Sui vincitori e gli sconfitti del conflitto. L’Europa, che lo voglia o no, in quanto secondo più importante partner commerciale per entrambi i giganti, è in prima linea nella guerra commerciale. Leggi di più
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IL ROMPICAPO DEL VOTO DEI CITTADINI EUROPEI ALL'ESTERO
Nel corso dell’ultimo decennio, il numero dei cittadini europei che vive in un altro stato membro si è raddoppiato e rappresenta oggi il 4% (17 milioni) della popolazione in età lavorativa dell’Unione.

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COSA VI SIETE PERSI
L’attualità quotidiana deve servire a informare l’azione europea: ogni giorno su Le Grand Continent pubblichiamo tre analisi approfondite, affilate e sintetiche che contribuiscono alla creazione di uno sguardo geopolitico europeo.
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Atlantico. Per promuovere il Gnl americano in Europa, Washington ha creato un nuovo slogan: « Freedom gas ». Ma al di là dell’operazione di marketing, che punta a presentare il gas come un’alternativa a quello russo, il Gnl americano è molto più costoso e inquinante. Leggi di più
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Bruxelles. Il successo dei Verdi alle elezioni europee fa prevedere un cambiamento di lungo termine per la politica europea. Ci si attende una politica più “verde”, non solamente nei dossier tradizionalmente legati all’ecologia, ma anche su altre questioni strategiche, come il commercio, l’energia e l’agricoltura. Capire perché
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Libano. Dal 1948 il Libano ha un ruolo da tampone per quanto riguarda le conseguenze del conflitto israelo-palestinese. In un contesto in cui l’equilibrio del paese è particolarmente fragile, vi proponiamo un’analisi della sua situazione storica nei confronti dei rifugiati palestinesi, nel contesto attuale dell’”accordo del secolo”.

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- Artico. La Russia ha appena inaugurato la nuova rompighiaccio “Ural”, confermando le sue promesse di sviluppare la rotta marittima del nord (Nsr). Da parte sua, il Canada ha depositato alla commissione dell’Unclos la domanda, molto tecnica e approfondita, della parte di fondale continentale esteso che rivendica.

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- Nazioni Unite. L'analisi dello stato attuale delle missioni di peacekeeping conferma una tendenza dei contributi molto polarizzata: i paesi “del nord” sono associati a un sostegno logistico e finanziario, mentre i paesi “del sud” forniscono la maggior parte delle forze sul campo. Leggi di più
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Giappone. Primo leader straniero a incontrare l’imperatore Naruhito, Donald Trump ha appena concluso la sua visita di quattro giorni in Giappone, a meno di un mese dal G20. Il commercio è stato al centro delle discussioni tra Shinzô Abe il leader americano. Leggi di più
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