C’è una domanda che faccio spesso
Tu, <<Nome>>, di che casa sei? In che casa ti ha smistato il cappello parlante?
Forse non hai letto Harry Potter e non sai di cosa sto parlando, te lo racconto. Quando gli studenti arrivano alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, a undici anni compiuti, nella prima sera che passano al Castello c’é un delizioso banchetto. Ma prima, uno ad uno, entrano nella Sala Grande e vengono fatti sedere su uno sgabello, indossando un cappello. È un cappello un po’ logoro che nelle pieghe nasconde una grande magia: é un cappello parlante ed è lui a valutare se il nuovo studente apparterrà alla casa di Griffondoro, Serpeverde, Corvonero o Tassorosso.
Le case sono la famiglia degli studenti per tutto il percorso scolatisco e anche oltre: gli insegnanti per esempio continuano ad appartenere alla casa che li aveva accolti da studenti, anche se naturalmente insegnano a tutti e non fanno, o non dovrebbero fare, distinzioni tra gli studenti di una casa piuttosto che un’altra.
Ogni lettore di Harry Potter ad un certo punto si colloca in una precisa casa: per affetto verso un personaggio, per affinità (il cappello ti smista in base a certe tue caratteristiche) o perché ha fatto un quiz on line per scoprirlo.
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